La Churchman’s fu fondata nel 1790 da William Churchman, che aprì un negozio di tabacco per pipa a Ipswich, nel Suffolk. Nel 1888 i suoi nipoti William Alfred e Arthur Charles Churchman presero in mano l’azienda e iniziarono a produrre anche sigarette, usando una delle prime macchine automatiche per arrotolarle. Il loro prodotto di punta era la Churchman’s No. 1, una sigaretta con tabacco misto ad altri additivi. Nel 1902 la Churchman’s si unì alla Imperial Tobacco Company, una società nata per contrastare la concorrenza delle aziende americane di tabacco. La Churchman’s si distinse per la produzione di cartoline collezionabili, soprattutto sul tema dello sport, che inseriva nelle confezioni di sigarette. La prima guerra mondiale fu un momento cruciale per la diffusione delle sigarette tra i soldati e la popolazione civile. Le sigarette venivano considerate come un sostegno morale per le truppe e venivano distribuite gratuitamente o inviate dalle famiglie. Anche le donne iniziarono a fumare sigarette, rompendo i tabù sociali dell’epoca. La Churchman’s approfittò di questa situazione per aumentare le sue vendite e la sua notorietà. Tra le due guerre mondiali, la Churchman’s ampliò la sua fabbrica a Ipswich e si concentrò sulla produzione di sigari, che raggiunse il milione al giorno. Nel 1961 si fuse con altre due aziende di tabacco, Lambert & Butler ed Edwards, Ringer & Bigg, formando la Churchman’s. Nel 1972 la Churchman’s cessò di essere una marca indipendente e fu integrata nella John Player & Sons, un’altra filiale della Imperial Tobacco Company. Nel 1992 la fabbrica di Ipswich fu chiusa e la produzione trasferita a Bristol