Cronologia dei film presenti nella pagina

Questa cronologia comprende tutti i film menzionati nella pagina, organizzati in ordine cronologico di uscita. Sono state evidenziate le informazioni chiave sui costumi di ogni film, inclusi i nomi dei costumisti e i dettagli specifici degli abiti.


Timeline degli Eventi Principali

Inizio XX Secolo

Primi Anni del Cinema Muto: I costumi nei film muti fungono da strumenti narrativi fondamentali, spesso utilizzando gli abiti degli attori stessi per delineare i personaggi. I costumi diventano elementi chiave per comunicare status sociale, emozioni e intenzioni. 

Sperimentazioni Tecniche e Stilistiche: I costumisti cominciano a sperimentare con materiali, disegni e accessori, cercando di catturare l'essenza dei personaggi e delle storie, aggiungendo elementi teatrali e fantastici.

1915:

  • The Birth of a Nation: Clare West lavora ai costumi, incluso il cappuccio bianco del Ku Klux Klan. Il film solleva polemiche per il suo contenuto razzista.

1916:

  • Intolerance: David Wark Griffith dirige questo film storico monumentale. I costumi di Clare West contribuiscono alla rappresentazione di 2500 anni di storia.

1917:

  • Cleopatra: George James Hopkins inizia la sua carriera cinematografica come scenografo e costumista, mostrando la sua versatilità artistica.

1919:

  • Male and Female: Clare West, Paul Iribe e Mitchell Leisen collaborano ai costumi per Cecil B. DeMille, creando abiti che definiscono i personaggi e il tono visivo del film, inclusi i costumi iconici di Bebe Daniels.

Inizi Anni '20

  • Scandalo William Desmond Taylor: Il nome di George James Hopkins emerge durante le indagini sull'omicidio del regista, uno degli scandali più eclatanti di Hollywood.

1920:

  • Inizio della carriera cinematografica di Nita Naldi con il film Dr. Jekyll and Mr. Hyde.

1921:

  • The Affairs of Anatol: Bebe Daniels indossa il famoso "abito da polpo" disegnato da Clare West.

1924:

  • Gilbert Adrian arriva a Hollywood portato da Natacha Rambova per disegnare i costumi per The Hooded Falcon.

  • Adrian ottiene il suo primo credito sullo schermo per il film di Constance Talmadge Her Sister from Paris.

1925:

  • Cobra: Gilbert Adrian e Lillian M. Turner creano i costumi eleganti e sofisticati per Rudolph Valentino e Nita Naldi, sottolineando il loro status sociale e la complessità dei personaggi.

  • Adrian lavora come costumista per Cecil B. DeMille.

1926:

  • Forbidden Woman: Gilbert Adrian crea costumi accurati e stilizzati per Jetta Goudal.

1927:

  • Love: Gilbert Clark crea costumi per Greta Garbo e John Gilbert.

  • Transizione dal cinema muto al sonoro: L'uscita di The Jazz Singer segna un punto di svolta nel cinema, con cambiamenti nell'approccio ai costumi per adattarsi alle nuove esigenze tecniche.

  • West Point e The Road to Romance: Gilbert Clark lavora ai costumi di questi film.

1928:

  • The Mysterious Lady: Inizio della collaborazione tra Adrian e Greta Garbo.

  • Adrian si trasferisce alla MGM con DeMille.

1930:

  • Morocco: Travis Banton crea i costumi iconici per Marlene Dietrich, definendo la sua immagine di diva.

  • Romance: Adrian disegna costumi per Greta Garbo, che diventerà la sua musa ispiratrice.

  • Eugene Joseff crea la bigiotteria per il cinema, aprendo uno studio specializzato e sviluppando una finitura opaca per ridurre l'abbagliamento sotto le luci di scena.

Inizi Anni '30

Trend dell'abbigliamento androgino: Attrici come Greta Garbo e Katharine Hepburn sfidano le convenzioni di genere indossando abiti maschili nei loro film e nella vita quotidiana.

1931:

  • Dishonored: Travis Banton disegna i costumi per Marlene Dietrich.

  • Mata Hari: Adrian disegna costumi sontuosi per Greta Garbo.

1932:

  • Trouble in Paradise: Travis Banton crea i costumi per Kay Francis e Miriam Hopkins.

  • Shanghai Express e Blonde Venus: Travis Banton disegna i costumi per Marlene Dietrich e Anna May Wong.

  • Letty Lynton: Adrian crea il celebre abito bianco con volant per Joan Crawford, che diventa un'icona di moda e viene riprodotto in massa.

  • Eugene Joseff diventa una figura chiave nella creazione di bigiotteria per i film di Hollywood.


1933:

  • Today We Live: I costumi del film, disegnati da Adrian, sono un elemento chiave che contribuisce a creare l'atmosfera dell'epoca. Joan Crawford, che interpreta Diana "Ann" Boyce-Smith, indossa abiti eleganti e sofisticati che riflettono il suo status sociale e la sua forza interiore. Tuttavia, i costumi presentano anche un contrasto interessante: mentre gli attori maschili, come Gary Cooper e Robert Young, indossano uniformi militari realistiche, alcuni abiti di Crawford sono considerati anacronistici e troppo moderni per il periodo della guerra. Questo mix di autenticità e glamour hollywoodiano rende i costumi di Today We Live un esempio affascinante di come il cinema degli anni '30 bilanciasse realismo e spettacolo.

  • Christopher Strong: Howard Greer e Walter Plunkett creano l'iconico abito da falena per Katharine Hepburn.

  • I'm No Angel: Travis Banton disegna l'abito con ragnatele per Mae West, un simbolo di seduzione e glamour.

  • Queen Christina: Adrian disegna i costumi per Greta Garbo, creando tendenze di moda con colletti e polsini bianchi, e i costumi vengono messi in commercio da Macy's.

1934:

  • Belle of the Nineties: Travis Banton crea abiti glamour per Mae West, che diventano un punto di riferimento di stile.

  • George White's Scandals: è un film musicale diretto da George White e Harry Lachman, noto per le sue vivaci esibizioni e numeri di danza. Il film offre uno sguardo dietro le quinte del mondo del vaudeville, seguendo le vicende di un gruppo di artisti mentre preparano uno spettacolo di varietà.I costumi del film, disegnati da Charles LeMaire, sono una parte fondamentale del suo fascino visivo.

  • Now I'll Tell: Rita Kaufman crea costumi che riflettono il contesto sociale e la personalità dei personaggi.

  • The Painted Veil: Abiti iconici per Greta Garbo, inclusi l'abito con il fiocco rosa e l'abito bianco con copricapo.

  • Implementazione del Codice Hays: il codice di censura cinematografica che porta a tagli e modifiche in Belle of the Nineties e altri film.

  • Cleopatra : Il film riesce a trasmettere un senso di autenticità e opulenza. I costumi, disegnati con grande attenzione ai dettagli, riflettono la ricchezza e la complessità della cultura egizia. Claudette Colbert, nei panni di Cleopatra, indossa abiti sontuosi e accessori elaborati che non solo esaltano la sua bellezza, ma anche il suo status di regina.

  • Top Hat: Bernard Newman crea i costumi per Fred Astaire e Ginger Rogers, incluso l'iconico abito di piume di Ginger.

1935:

  • Roberta: Bernard Newman crea costumi per il film, ispirati alla moda parigina degli anni '30.

  • Reckless: I costumi di "Reckless" sono stati curati da Adrian, i suoi costumi per Jean Harlow in "Reckless" sono un esempio perfetto del suo talento nel creare abiti che esaltano la bellezza e la personalità delle attrici. I suoi disegni erano noti per l'uso audace di tessuti e dettagli intricati, che hanno contribuito a creare l'immagine iconica delle star del cinema dell'epoca.

  • No More Ladies: Adrian disegna costumi sofisticati e innovativi per Joan Crawford, inclusi abiti da sera e completi.

1936:

  • Mary of Scotland: Walter Plunkett crea costumi storicamente accurati per il film, con gioielli realizzati da Joseff of Hollywood, e i costumi influenzano la moda contemporanea.

  • The Gorgeous Hussy: non è solo un film; è stato un corso accelerato di storia della moda. Grazie ad Adrian, le tendenze del XIX secolo sono tornate in voga come se fossero appena uscite dalle passerelle di Parigi. 

1937:

  • Il Grande Ziegfeld: Adrian crea costumi opulenti per lo spettacolo, incluso un abito interamente di perline di vetro, stabilendo nuovi standard nel design dei costumi.

1938:

  • The Bride Wore Red: Dolly Tree crea costumi eleganti e sofisticati.

  • Maria Antonietta: Adrian disegna abiti sontuosi per Norma Shearer, accuratamente ispirati alla moda del XVIII secolo.

1939:

  • Gone with the Wind: La maestria di Walter Plunkett nel design dei costumi per il classico del cinema "Via col Vento" continua a essere celebrata per la sua straordinaria attenzione ai dettagli e l'impatto narrativo.

  • The Women: Adrian crea un'ampia varietà di abiti per le protagoniste, che spaziano tra eleganti completi da giorno, sontuosi abiti da sera e costumi per una sfilata di moda nel film, e include anche capi con il motivo "Fashion Eye".

  • The Wizard of Oz: Le scarpette rosse di Dorothy diventano un'icona del cinema.

Inizi Anni '40

  • Technicolor : Un altro evento significativo all'inizio degli anni '40 è stato l'introduzione del sistema di proiezione cinematografica Technicolor a tre strisce. Questo sistema ha rivoluzionato l'industria cinematografica, permettendo la produzione di film a colori con una qualità mai vista prima. Il primo film a utilizzare questo sistema è stato "Becky Sharp" nel 1935, ma è negli anni '40 che la tecnologia ha iniziato a essere ampiamente adottata, trasformando l'esperienza visiva del pubblico.

1941

  • Ziegfeld Girl: Dolly Tree è responsabile dei costumi per il film.

  • Fine della collaborazione tra Adrian e Greta Garbo. La loro collaborazione si è conclusa con il ritiro dalle scene di Greta Garbo nel 1941, dopo l'insuccesso del film "Two-Faced Woman"

1944:

  •  Lady in the Dark: Edith Head e Barbara Karinska creano trecentocinquanta abiti, inclusi l'abito tempestato di paillettes e l'abito da regina circense per Ginger Rogers.

1946-1948

Dopoguerra: Il cinema vede un ritorno alla grandiosità con costumi più dettagliati. Il grande sonno, Gilda, e California sono tra i film che presentano costumi memorabili in questo periodo.

  • Viene istituito il premio Oscar per i Migliori Costumi, ufficializzando l'importanza di questa figura professionale nel cinema.

  • Gilda: l'abito nero di Rita Hayworth con guanto diventa iconico.

  • Nel 1948, l'Academy Award per il Miglior Costume fu assegnato per la prima volta, e i premi furono suddivisi in due categorie: film in bianco e nero e film a colori.
    Per i film in bianco e nero, il vincitore fu "Hamlet" di Laurence Olivier, con i costumi disegnati da Roger K. Furse. Questo adattamento cinematografico dell'opera di Shakespeare è noto per la sua fedeltà all'ambientazione storica e per i costumi che hanno contribuito a creare un'atmosfera autentica e coinvolgente.
    Per i film a colori, il premio fu assegnato a "Joan of Arc" (Giovanna d'Arco), con i costumi disegnati da Dorothy Jeakins e Barbara Karinska. Questo film epico, che racconta la storia della celebre eroina francese, è stato lodato per i suoi costumi dettagliati e storicamente accurati, che hanno giocato un ruolo cruciale nel trasportare gli spettatori nel XV secolo.
    Questi due film non solo hanno vinto i primi Oscar per il Miglior Costume, ma hanno anche stabilito nuovi standard di eccellenza e creatività nel campo del costume cinematografico, influenzando generazioni di costumisti a venire.