Card n.3 pag. 24 BUNTE FILM BILDER ALBUM 7
(collezione personale)
UNA VITA DI SUCCESSI E SFIDE
GERMAN POSTCARD ROSS VERLAG n° 3433/1
(collezione personale)
"L’Inizio di un Viaggio Eclettico"
Anna May Wong con la sorella Mary
Card posizione 1pag. 17 RAMSES FILM BILDER ALBUM 1
(collezione personale)
Secondogenita degli 8 figli di Lee Gon Toy e Wong Sam Sing, californiani di origini cinesi proprietari di una lavanderia, Anna May Wong nacque nei pressi di Chinatown, celebre quartiere di Los Angeles. Fin da giovane, si appassionò al cinema e decise che sarebbe diventata un’attrice. Il suo primo ruolo fu come comparsa nel film The Red Lantern (1919). Durante l’era del cinema muto, recitò in The Toll of the Sea (1922), uno dei primissimi film realizzati a colori, e in The Thief of Bagdad (1924) con Douglas Fairbanks. Fu proprio in questo periodo che Wong divenne un’icona di stile e raggiunse la fama internazionale.
Cards 2 e 3 pag.25 SALEM GOLD-FILM-BILDER ALBUM 2
(collezione personale)
Le Sfide del Successo
Card n.115 DAS ORAMI-ALBUM
(collezione personale)
Anna May Wong ha affrontato numerose sfide a causa delle discriminazioni etniche prevalenti nell'industria cinematografica del tempo. Wong si è trovata spesso relegata a ruoli stereotipati che esotizzavano la sua eredità asiatica. Nonostante il suo talento e la sua popolarità, Hollywood era riluttante a offrirle ruoli da protagonista, preferendo invece attrici bianche per interpretare personaggi asiatici. Questa pratica, nota come "yellowface", era comune all'epoca e rifletteva le leggi razziste che vietavano scene intime tra attori di diverse etnie. Wong, tuttavia, non si è limitata a subire passivamente queste ingiustizie; ha lasciato Hollywood per l'Europa, dove ha ricevuto grande apprezzamento e ha interpretato ruoli principali in diversi film britannici. Al suo ritorno negli Stati Uniti, le furono promessi ruoli migliori, ma continuò a trovarsi a dover interpretare personaggi stereotipati. Nonostante ciò, ha utilizzato la sua fama per sostenere cause sino-americane e per promuovere ruoli cinematografici più equi per gli attori asiatici. La sua lotta contro gli stereotipi di Hollywood e il suo impegno per umanizzare i ruoli cinesi hanno lasciato un'eredità duratura, influenzando le generazioni future di attori e attivisti nella lotta per una rappresentazione più giusta e accurata in ambito cinematografico.
"Courtesy of the Media History Digital Library"
Pag.24 del periodico PICTURE PLAY MAGAZINE (1932)
L’attrice Anna May Wong, nonostante la sua popolarità e successo, evita il romanticismo. Essendo di origini orientali nel mondo occidentale, ha affrontato difficoltà e sacrificato amicizie per paura di ferire se stessa o gli altri. Anna May crede che solo un matrimonio basato sulla compagnia intellettuale possa portare vera felicità. Tuttavia, la sua indipendenza potrebbe essere compromessa in un matrimonio. A ventiquattro anni, Anna May è una celebrità internazionale, con una presenza meditativa che affascina gli uomini. La sua grazia plastica e la sua abilità nel plasmare il carattere la rendono intrigante. Nonostante le sfumature esotiche, è sia di secoli fa che di oggi, con un mix di cultura orientale e occidentale. La sua anima è come un loto solitario, sussurrando segreti nella sua pelle color avorio e nei suoi occhi scuri.
SX - Card n.7 della serie FAMOUS FILM STARS
CARRERAS LTD (1935)
DX - Card non numerata posizione 23 PROMINENT SCREEN FAVOURITES (1934)
ROTHMANS LTD
(collezione personale)
L’Esperienza Europea e il Ritorno a Hollywood
Card n.4 Pag.31 JOSETTI FILM ALBUM N.2
Scena dal film "SHANGAI EXPRESS"
(collezione personale)
Anna May Wong, un'icona del cinema americano, è la prima star cinese-americana di Hollywood che ha avuto una carriera europea distintiva. Dopo aver lasciato Hollywood a causa dei ruoli stereotipati che le venivano offerti, Wong si trasferì in Europa nel 1928, dove la sua carriera prese una svolta significativa. In Europa, Wong ha recitato in diversi film notevoli, tra cui "Piccadilly" del 1929, un film britannico che le ha permesso di mostrare il suo talento in un ruolo complesso e sfaccettato. Ha anche lavorato con Marlene Dietrich nel film "Shanghai Express" del 1932, che è diventato uno dei suoi ruoli più celebri. Durante il suo tempo in Europa, Wong ha partecipato a una varietà di produzioni in inglese, francese e tedesco, dimostrando la sua versatilità come attrice. La sua esperienza europea non solo ha ampliato il suo repertorio artistico, ma ha anche contribuito a sfidare le barriere razziali nel cinema dell'epoca.
Card n.159 dell'Album MONOPOL FILM-BILDER
(collezione personale)
Anna May Wong è stata una pioniera che ha aperto la strada alle generazioni future di attori asiatici-americani e ha lasciato un'eredità duratura nel mondo del cinema. Nonostante le promesse di ruoli principali al suo ritorno negli Stati Uniti negli anni '30, si è spesso trovata relegata a interpretare stereotipi asiatici. Nonostante ottenesse ruoli importanti, il suo compenso non era però elevato quanto quello di altri attori che comparivano anche solo pochi minuti sullo schermo. Nel 1935, la Metro-Goldwyn-Mayer rifiutò di prenderla in considerazione per il ruolo principale in La buona terra, tratto dall’omonimo romanzo di Pearl S. Buck. Al suo posto, scelsero l’attrice tedesca Luise Rainer, che verrà premiata con l’Oscar. Questa delusione fu una delle più grandi della sua carriera. Tuttavia, ha utilizzato la sua fama per sostenere cause sino-americane e per migliorare le opportunità di ruoli cinematografici per gli attori asiatici.
Card n.23 della serie LOVE SCENES from FAMOUS FILMS
J. WIX & SONS LTD (1932)
Scena dal film "PICCADILLY"
(collezione personale)
“Piccadilly” è considerato un classico del cinema britannico e un esempio importante del lavoro di Anna May Wong. Il film è stato inizialmente rilasciato come muto nel febbraio del 1929, ma poi, vista la scarsità di pubblico, è stato ripubblicato con una colonna sonora e effetti sonori a giugno dello stesso anno, per adattarsi alla crescente popolarità dei film sonori. La versione sonora includeva anche un prologo sonoro di cinque minuti aggiunto all’inizio del film.
"Courtesy of the Media History Digital Library"
Pag. 42 del periodico THE NEW MOVIE MAGAZINE (JAN-JUN 1932)
Card n.8 della serie PORTRAITS OF FAMOUS STARS
GALLAHER LTD (1935)
(collezione personale)
Anna May Wong ha interpretato il ruolo di Zahrat Al-Kulub nel film Chu Chin Chow del 1934. Questo adattamento cinematografico è basato sull’opera teatrale di successo Chu Chin Chow di Oscar Asche e Frederick Norton. Il film è stato girato presso gli Islington Studios di Gainsborough Pictures a Londra. La critica accolse Chu Chin Chow in modo positivo. Il New York Times scrisse: “La notizia di questa mattina dovrebbe essere ‘I Redcoats stanno arrivando!’ L’invasione a lungo annunciata della Gran Bretagna nel mercato cinematografico americano è iniziata con l’offerta al Roxy di Chu Chin Chow, un adattamento melodioso, spettacolare e robusto dell’operetta comica di Oscar Asche”
Card n.29 della serie SHOTS FROM THE FILMS
GODFREY PHILLIPS LTD (1934)
(collezione personale)
Un Impegno per la Causa Cinese
Card n.3 Pag.20 HäNSOM FILMBILDER TONFILMSERIE
(collezione personale)
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Wong si è distinta per il suo impegno nella causa cinese, sostenendo gli sforzi di guerra contro l'invasione giapponese. Ha usato la sua influenza e le sue risorse per raccogliere fondi e sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione in Cina. Il suo lavoro non si è limitato al sostegno finanziario; ha anche partecipato a eventi, tenuto discorsi e usato la sua visibilità per far luce sulle ingiustizie subite dal suo paese d'origine.
Card n.220 dell'Album MONOPOL FILM-BILDER
(collezione personale)
Con la fine del conflitto e l'avvento della Guerra Fredda, Wong ha continuato a lavorare nell'industria dell'intrattenimento, ma con una visibilità ridotta a causa del clima politico e delle persistenti barriere razziali. Tuttavia, nel 1951, ha fatto storia con "The Gallery of Madame Liu-Tsong", una serie televisiva in cui ha interpretato la protagonista, una detective cinese-americana. Questo ruolo ha segnato un momento significativo nella rappresentazione delle minoranze etniche in televisione, offrendo un'immagine più sfumata e complessa rispetto agli stereotipi prevalenti dell'epoca.
Eredità e Rivalutazione
Card n.4 Pag.6 BULGARIA-GOLD-FILM-BILDER
(collezione personale)
Dopo un’apparizione nel film Ritratto in nero (1960), Anna Wong aveva intenzione di ritornare al cinema con Fior di loto, ma morì per un attacco cardiaco nel 1961, all’età di cinquantasei anni. Per decenni dopo la sua morte, Anna May Wong fu ricordata principalmente per i personaggi stereotipati legati alla sua etnia. Tuttavia, la sua eredità è stata rivalutata nel corso degli anni, e oggi è considerata una figura importante nella storia del cinema e nella lotta per la rappresentazione delle minoranze.
ANNA MAY e le "CIGARETTE CARDS"
Cards posizione 1 e 2 Pag.7 JOSETTI ALBUM n°2
(collezione personale)
L'incrocio tra la pubblicità delle cigarette cards e la figura di Anna May Wong si rivela un affascinante studio di come il marketing e il cinema si intreccino per creare icone culturali. Nel periodo d'oro di Hollywood, le cigarette cards fungevano da strumenti promozionali, non solo per i prodotti del tabacco, ma anche per le stelle del cinema, tra cui Anna May Wong, la prima attrice di origine asiatica a conquistare Hollywood. Queste carte, collezionabili e scambiate con fervore dai fan, contribuivano a cementare l'immagine pubblica delle celebrità, influenzando la percezione del pubblico e amplificando la loro fama.
Card n.1 della serie FILMS FAVOURITES
GODFREY PHILLIPS LTD (1934)
(collezione personale)
Anna May Wong, con la sua eleganza esotica e il suo talento indiscusso, era un soggetto ideale per queste campagne pubblicitarie. Le sue rappresentazioni sulle cigarette cards non erano semplici ritratti; erano cariche di significati e simbolismi. Spesso, queste immagini la ritraevano in pose suggestive o in costumi che evocavano il suo patrimonio culturale, contribuendo a costruire un'aura di mistero e fascino intorno alla sua persona. Tuttavia, queste stesse immagini rispecchiavano e, in alcuni casi, perpetuavano gli stereotipi razziali dell'epoca, riducendo la complessità di una figura come Wong a semplici cliché esotici.
Nonostante ciò, Anna May Wong utilizzò la sua visibilità per sfidare questi stereotipi. Attraverso le sue scelte professionali e la sua presenza pubblica, lavorò per umanizzare i ruoli asiatici e promuovere una rappresentazione più equa e accurata nel cinema. Le cigarette cards, quindi, diventavano una sorta di doppio filo: da un lato, rafforzavano la sua fama e la rendevano un'icona riconoscibile; dall'altro, riflettevano le limitazioni imposte dalla società e dall'industria cinematografica dell'epoca.
Card n.33 della serie STAGE and CINEMA BEAUTIES
GODFREY PHILLIPS LTD (1933)
(collezione personale)
La correlazione tra le cigarette cards e Anna May Wong è emblematica di un'era in cui la pubblicità e il cinema si influenzavano a vicenda in modo complesso. Queste carte rappresentavano un mezzo attraverso il quale le stelle del cinema venivano idealizzate e trasformate in oggetti di consumo, mentre allo stesso tempo fornivano alle celebrità una piattaforma per plasmare e controllare la propria immagine pubblica. Per Wong, questo significava navigare tra la celebrazione della sua eredità culturale e la lotta contro una rappresentazione riduttiva e stereotipata.
In conclusione, l'analisi della presenza di Anna May Wong sulle cigarette cards offre uno spaccato unico sull'intersezione tra razzismo, genere e celebrità nell'industria dell'intrattenimento.
Card posizione 4 PAG. 9 FILM KŰNSTLER AUS ALLER WELT
"HÄNSOM"
(collezione personale)
Mentre queste carte possono essere viste come reliquie di un'epoca passata, esse continuano a fornire spunti critici per comprendere come le immagini e la pubblicità modellino la cultura popolare e l'identità sociale. La storia di Wong, così come la sua rappresentazione sulle cigarette cards, rimane un potente promemoria dell'importanza di una rappresentazione equa e rispettosa in tutti i media.
Card non numerata posizione 11 della serie ֍ CINEMA STARS stampata dalla ROTHMANS nel 1939
(collezione personale)
MOVIES
“The Toll of the Sea” è un film drammatico muto americano del 1922, diretto da Chester M. Franklin e prodotto dalla Technicolor Motion Picture Corporation. Il film presenta Anna May Wong nel suo primo ruolo da protagonista. La trama è una variazione della storia di Madama Butterfly, ambientata in Cina invece che in Giappone.
Nel 1919, una giovane donna cinese di nome Lotus Flower trova un uomo americano, Allen Carver, incosciente sulla spiaggia. Presta soccorso all’uomo, e i due si innamorano, sposandosi “alla cinese”. Carver promette di portarla con sé quando tornerà negli Stati Uniti. Tuttavia, gli amici di Carver lo scoraggiano dal mantenere la promessa, e lui torna da solo in America.
Lotus Flower dà alla luce un figlio, che chiama Allen come il padre. Quando il più anziano Allen torna finalmente in Cina, Lotus Flower è inizialmente felice. Tuttavia, lui è accompagnato dalla sua moglie americana, Elsie. Allen ha raccontato a Elsie di Lotus Flower, e lei lo ha persuaso a rivelare la vera situazione a Lotus Flower. Quando il ragazzo viene portato a vedere suo padre, Lotus Flower finge che sia il figlio dei suoi vicini americani. Successivamente, però, confida la verità a Elsie e le chiede di portare il ragazzo in America. Dice al bambino che Elsie è sua vera madre. Dopo che Elsie porta il ragazzo con sé, Lotus Flower dice: “Oh, mare, ora che la vita è svuotata, vengo a pagare il mio grande debito a te.” Il sole tramonta sul mare, e si intuisce che Lotus Flower si è annegata.
"A Study in Scarlet", il film del 1933, è un intrigante thriller misterioso che ha catturato l'attenzione del pubblico con la sua trama avvincente e il suo cast stellare. Tra le stelle, spicca la presenza di Anna May Wong nel ruolo di Mrs. Pyke, un personaggio che, nonostante il limitato tempo a schermo, lascia un'impressione indelebile grazie alla performance intensa e carismatica dell'attrice. La Wong, icona del cinema e pioniera tra gli attori asiatici americani, porta una profondità unica al film, arricchendolo con la sua presenza scenica e la sua abilità recitativa. Il suo contributo al film è un esempio perfetto di come un attore possa elevare un ruolo, indipendentemente dalla durata della sua apparizione.